L’alimentazione, il fumo, l’attività fisica, l’attività sessuale hanno un ruolo nell’ipertrofia prostatica benigna. Un’ostruzione allo svuotamento vescicale causata da ipertrofia prostatica, se non trattata, può provocare significative complicanze, quali infezioni urinarie, ematuria e calcolosi vescicale.
“Prevenire è meglio che curare. Un uomo dovrebbe cominciare a controllarsi dai 40, 45 anni, anche in assenza di sintomi”. Più facile morire con il cancro alla prostata che di cancro alla prostata: una diagnosi tempestiva può permettere di guarire.
Lucio Fortunato, direttore del Centro di Senologia “Santa Maria”, accreditato a livello europeo, dell’Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma. Una struttura d’eccellenza, che cura il 10% dei casi di tumore alla mammella che vengono diagnosticati ogni anno nel Lazio